Unità Robotica 203

Da Destiny One.
Una pubblicità del Modello 203 nel 2191

Prodotta per la prima volta nel 2209, l'Unità Robotica 203, conosciuta anche come ZOE fu il primo modello di androide prodotto dalla corporazione robotica mancese Koike Cybertech, appena sei mesi dopo l'uscita sul mercato del modello B3R della rivale, la Northwestern Robotics. A differenza dei B3R, ZOE fu progettata come unità robotica ad uso industriale e militare. Umanoide si, ma alta 3 metri e pesante quasi una tonnellata, ZOE non fu mai progettata per servire in ambiente civile. Inizialmente i primi modelli furono venduti all'industria pesante come trasportatori, poi ai porti e infine all'industria mineraria terrestre e spaziale (tra cui la Vektor) per l'utilizzo nello spazio e per lavori estremamente pesanti. La stazza e la potenza del "motore", che garantiva (e garantisce ancora) la potenza di un bulldozer a questo gigante di metallo hanno portato gli ZOE a sostituire molti macchinari industriali altrimenti operati da un essere umano, ma -anche per via del costo- non hanno portato le ZOE ad avere il successo economico e la pervasività di mercato dei B3R che rimangono androidi di molto superiori sotto molti punti di vista.

La programmazione di una ZOE è elementare, e non sono dotati di tecnologia da radiocomando. Sono quindi programmati con un numero esiguo di funzioni diverse, che eseguono, seppur con efficienza, più lentamente di altri androidi e soprattutto, privi della capacità di improvvisazione che ha reso i B3R così popolari. Pur presenti in molti ambiti di mercato e in tutto il mondo, quindi, le ZOE sono sostanzialmente le cugine grandi, grosse e sceme dei B3R.

Nonostante tutto però, l'enorme peso e la corazza in acciaio estremamente resistente hanno portato -almeno in Manciuria- all'utilizzo delle ZOE nell'apparato militare statale, dove vengono utilizzate sia per il trasporto che -nel caso di poche, rare, unità "armate"- come veri e propri carri armati umanoidi, specialmente nella lotta alle Triadi sul confine meridionale.