Nogueira APC-X

Da Destiny One.
Due visuali e le schematiche dell'APC-X

L'APC-X della Nogueira Motors (dove APC sta per Armoured Personnel Carrier, o veicolo da trasporto truppe corazzato, e la X sta per il numero dieci, visto che questo è il decimo modello prodotto dall'industria riense) è il più venduto veicolo corazzato non-armato militare del mondo. Venduto praticamente ovunque, l'APC-X è un mostro di metallo inarrestabile, forte di un motore da 700 cavalli (lo stesso del "Mamute") e di quattro paia di ruote motrici, che lo rendono virtualmente un carro armato. Pur non essendo dotato di dispositivi d'arma, l'APC-X è stato proprio creato con in mente lo scontro armato e la sua presenza in mezzo al campo di battaglia e più precisamente per le forze armate della Repubblica del Rio impegnate sui fronti ai confini della nazione contro le Maras dell'esterno. La corazza dell'APC-X è quindi particolarmente spessa e tatticamente inclinata, così da poter resistere anche a esplosivi particolarmente potenti, armi da fuoco di calibri anche molto alti, e perfino diversi colpi di razzi. Praticamente indistruttibile, l'APC-X si guida come un'automobile, ha due poltrone nell'abitacolo (per il pilota e il co-pilota) e spazio per fino a dieci persone al suo interno. La postazione del co-pilota può accedere al computer di bordo, da dove si possono monitorare le condizioni del veicolo e del suo motore, oltre che accedere a molte funzioni tra cui il supporto vitale (che genera ossigeno e calore, isolando l'interno dal mondo esterno), l'apertura del portellone posteriore o dei portelli sul muso o sul tetto, l'accensione dei fari. Per via del peso comunque, nonostante l'incredibile potenza del motore, un APC-X è particolarmente lento, non riuscendo, in nessuna condizione, a superare i 50 km/h.

Troppo grosso per essere trasportato all'interno di un mezzo volante, per la missione Destiny One, gli APC-X in dotazione sono stati muniti di un sottile strato di corazzatura extra per permettere al mezzo di essere "lanciato" nello spazio, agganciato da un Orbita TTM-7 e poi portato nell'atmosfera di Europa, senza che il rientro ne danneggi i sistemi o intacchi l'integrità strutturale.